La penna degli Altri 04/09/2025 - 07:50

Pellegrini e Dovbyk missioni di Gasp

IL TEMPO (L. PES) - «Voglio recuperare Dovbyk, per me è stato un giocatore che si è impegnato moltissimo, lo stesso Pellegrini». Messaggio chiaro quello lanciato da Gasperini una volta chiuso il mercato. Come da tradizione del tecnico di Grugliasco quando chiude la porta della campagna trasferimenti la parola passa al campo, luogo dove Gasp riesce ad esprimersi al meglio e dove negli ultimi anni ha saputo rilanciare tanti calciatori che sembravano a un passo dall'addio. E ora da allenatore della Roma gli spetta lo stesso compito con due che avrebbe preferito, per motivi diversi, vedere lontano dalla Capitale. Dovbyk e Pellegrini sono certamente le mancate cessioni più pesanti dell'estate romanista, ma adesso a Trigoria c'è bisogno di tutti, con un aspetto da chiarire subito. Pellegrini non rappresenta il futuro del club per una scelta della società, e per questo tra le parti ci si è lasciati dopo il mercato estivo con la promessa di salutarsi a gennaio, perché nessuno, l'ex capitano in primis, vuole chiudere questa storia facendo torti all'altro. Dovbyk, invece, è un patrimonio da salvare. Massara era a un passo dallo scambio col Milan che avrebbe portato Gimenez in giallorosso, ma la trattativa si è arenata e l'ucraino ora, seppur non più titolare, resta una risorsa importante dell'attacco. I quasi quaranta milioni spesi un anno fa per portarlo alla Roma oggi pesano più che mai su un centravanti che numericamente ha tutt'altro che deluso (17 gol stagionali al primo anno in Italia) ma nella percezione non ha mai convinto e l'inizio con Gasp è stato disastroso. Un approccio che ha sorpreso anche il piemontese che con le punte ha sempre avuto un feeling particolare e che sperava di avere qualcosa in più dall'ex Girona.

Ora, però, comincia la missione di Gasperini. Dovbyk sarà una delle sfide più complesse degli ultimi anni che il tecnico vuole vincere. Inizialmente magari farà comodo nei finali di gara, ma poi il nove giallorosso potrebbe avere più spazio. Ad oggi Ferguson è più funzionale per il gioco della Roma e il club dovrà fare una scelta sull'eventuale riscatto per il quale l'investimento sarebbe elevato (38 milioni).

Dall'altra parte c'è il lento addio di Pellegrini. Il centrocampista non ha trovato soluzioni praticabili per l'uscita in estate e ha rinviato ogni discorso al nuovo anno. Difficile vederlo nel ruolo dove Mourinho, De Rossi e Ranieri hanno provato a utilizzarlo nelle ultime stagioni, ovvero dietro le punte. L'idea di Gasp è quella di utilizzarlo come pedina a centrocampo, soprattutto quando partirà anche El Aynaoui per la coppa d'Africa in un reparto con le risorse contate anche per scelta dell'allenatore stesso. Due missioni diverse ma stimolanti, tipiche del Gasp. Nel frattempo da due giorni ormai a Trigoria si è ripreso a lavorare senza gli undici nazionali assenti per le convocazioni e con Bailey sempre ai box a causa dell'infortunio. Stamattina a Trigoria andrà in scena il test contro il Roma City, squadra di Eccellenza, fissato per le 11. Una tradizione che il tecnico porta avanti da sempre quella dei test infrasettimanali per non far perdere alla squadra il ritmo partita.