La penna degli Altri 08/01/2024 - 10:13

IL PUNTO DEL LUNEDÌ - D'UBALDO: "La Roma ha fatto vedere un buon calcio" - ZAZZARONI: "La conferma di Mourinho una necessità, non uno sfizio"

La Roma chiude il proprio girone d'andata con un pareggio interno contro l'Atalanta, un 1-1 dai tanti rimpianti con tante occasioni offensive non sfruttate per imprecisione e le grandi parate di Carnesecchi. "La Roma ha fatto vedere un buon calcio, i suoi giocatori migliori hanno espresso qualità", scrive Guido D'Ubaldo sulle colonne del Corriere dello Sport. Ivan Zazzaroni si concentra invece sul futuro di José Mourinho sulla panchina giallorossa: "L'attuale conferma dell'allenatore delle due finali e dei 45 pieni non sarebbe uno sfizio, ma una necessità".


Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, pubblicati sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.


I. ZAZZARONI - IL CORRIERE DELLO SPORT

[...] Vista una Roma piacevole (e spesso dominante) anche in rapporto alla forza dell'avversario, lascio ad altri il commento della partita e procedo con la domanda delle mille pistole: cos'altro dovrà fare e dire un grande professionista come José Mourinho per essere non dico confermato, ma quantomeno ascoltato dai dirigenti e dalla proprietà per i quali lavora da due anni e mezzo? Okay, il padrone, the owner, è americano e la greca, ma nel calcio - come nella vita - ci sono equilibri e valori universali che dovrebbero essere tenuti in considerazione. [...] Sabato Mourinho è arrivato addirittura a mettersi a disposizione per un confronto "in famiglia", un report sui problemi non solo tecnici riscontrati durante la sua non facile gestione. [...] Trovo mortificante il comportamento della società nei confronti di un fuoriclasse della panchina che per ben tre volte ha inseguito delle risposte. Da quando è arrivato alla Roma si è dovuto arrangiare digerendo assurdi indebolimenti a ritorno zero (Mkhitaryan, e aggiungo perfino Pedro) e ristrutturazioni interne prive di qualsiasi senso logico. In una fase incerta come l'attuale la conferma dell'allenatore delle due finali e dei 45 pieni non sarebbe uno sfizio, ma una necessità: garantirebbe stabilità, chiarezza e tanto entusiasmo in più. [...]



G. D'UBALDO - IL CORRIERE DELLO SPORT

Diciamo la verità: il signor Gianluca Aureliano non è un mostro di simpatia e non fa nulla, ogni volta che gli capita di arbitrare la Roma, per guadagnare qualche consenso tra i tifosi giallorossi. Pur di restare fedele al suo personaggio ha espulso Mourinho in pieno recupero, con l'Olimpico in fermento. [...] La squadra di Mourinho si è messa a giocare di prima ed è stato uno spettacolo, perché quando il pallone se lo passano Dybala, Lukaku e Pellegrini non è facile per nessuno. [...] La Joya anche ieri ha dato il suo contributo determinante. Ha realizzato il rigore, ha avuto un paio di grandi occasioni, ogni volta che ha perso il pallone ha dato la sensazione di poter inventare la giocata decisiva. [...] La Roma ha fatto vedere un buon calcio, i suoi giocatori migliori hanno espresso qualità. La rimonta questa volta è rimasta a metà, ma nel secondo tempo si è vista solo la squadra di Mourinho. Che dopo l'intervallo ha fatto esordire l'ultimo arrivato, Huijsen. Buona la prima per il giovanissimo olandese, che ha confermato di avere grandissime qualità e ha anche sfiorato il gol. [...]


U. TRANI - IL CORRIERE DELLO SPORT

Meglio un play di due. Oppure: un play fa per due. Non è un ritornello. E' solo una formula che - a prescindere dal risultato - sembra fatta su misura per il centrocampo della Roma (Mourinho non sembra d'accordo, però). Come si è visto già nel primo tempo della partita con l'Atalanta - e senza soffermarsi sulla prestazione di Cristante che non è stata certo sontuosa - il 3-5-2 diventa più efficace quando in campo c'è solo un regista di ruolo e non due. In questo caso con Bove e Pellegrini intermedi, senza quindi sbilanciare il sistema di gioco. [...] Decisiva la contusione con cui ha lasciato l'Olimpico, mercoledì sera, dopo l'ottavo di Coppa Italia contro la Cremonese: escluso il play dalla formazione titolare nella sfida contro l'Atalanta (è poi entrato al minuto 27 della ripresa al posto di Pellegrini). [...] Bisogna anche ricordare che Mou, all'inizio della scorsa stagione, chiarì che Cristante e Matic non formavano una coppia. Avrebbe, dunque, preferito schierarne uno. Poi, sempre per colpa della rosa incompleta, ci ripensò e i due diventarono il tandem titolare. Niente di nuovo, insomma.



T. CARMELLINI - IL TEMPO

La Roma gioca, domina contro l'Atalanta, ma non riesce a portare via l'intera posta. Alla vigilia in molti avrebbero firmato per un pareggio, ma alla Roma vista ieri sera va strettissimo dopo una partita letteralmente dominata. Piccolo passo in classifica nella quale i giallorossi vengono scavalcati dalla Lazio, ma grande passo in avanti sulla qualità di gioco e testa: cosa non male alla vigilia del derby di Coppa Italia in programma mercoledì pomeriggio. [...] La Roma crea e fa gioco, va via palla al piede tutta di prima e si vede che ha voglia da vendere. Il problema è che, come fin troppe volte visto in questa stagione, al primo affondo i rivali passano. Miranchuk-Llorente non è un match: il nerazzurro lo taglia a metà come lama nel burro, gran palla dentro per Koopmeiners che di testa inchioda Rui Patricio. Fa 1-0. Ma la Roma non ci sta e continua a fare la sua partita: è un dominio assoluto con l'Atalanta chiusa lì dietro pronta a far male in contropiede. [...] La svolta poco dopo la mezz'ora: tacchetti di Ruggeri sulla coscia di Karsdorp in area e rigore solare. Dal dischetto Dybala manda la palla dalla parte opposta di Carnesecchi e fa esplodere l'Olimpico: 1-1. Nella ripresa Mourinho toglie un evanescente Llorente e manda in campo il giovane centrale appena arrivato dalla : Huijsen olandese classe 2005. E proprio una sua pressione sulla difesa ospite costringe Carnesecchi alla prima parata della seconda frazione di gioco. Il senso e il verso della partita non cambiano: la Roma ne ha di più e la vuole vincere. La ripresa si gioca praticamente a una porta anche dopo i cambi dei due allenatori: Gasperini toglie gli ammoniti Ederson e Ruggeri e mette dentro Zappacosta e Pasalic. Mou toglie Zalewski e Karsdorp per Spinazzola e Celik. La Roma cresce col passare dei minuti, arriva da tutte le parti ma non trova mai il varco o il tocco giusto e quando lo fa trova un Carnesecchi in serata di grazia: migliore dei suoi. Dentro ElSha per Dybala forse anche perché Mourinho sa bene che ha un derby alle porte e non vuole strafare con l'argentino ancora una volta tra i migliori: il  entra e fa bene, fa tremare almeno un paio di volte Gasperini ma non sblocca la serata romanista che perde nel finale Mourinho. Il modesto Aureliano lo caccia per proteste: salterà il Milan e resterà in silenzio a fine gara...meglio!. [...]



M. DI DIO - IL GIORNALE

Nella corsa al quarto posto (e forse al quinto, se il ranking Uefa per club ci sorriderà a fine stagione) si procede a rilento. Tanto che al giro di boa ci sono otto squadre in altrettanti punti se consideriamo anche il Monza. [...] Per Mourinho è il peggior girone di andata da quando è alla Roma, sia per numero di punti (29) che per posizione in classifica (ottavo). [...] I giallorossi iniziano il mini-ciclo terribile di gennaio con un piccolo passettino (dopo l'Atalanta, mercoledì il derby di Coppa Italia con la Lazio e domenica la trasferta sul campo del Milan). L'ennesima settimana turbolenta, oltre alla rosa di nuovo ridotta da assenze e infortuni - ieri anche quello di Llorente -, era passata dalle dimissioni del gm Pinto che ha regalato prima del divorzio previsto a fine mercato il giovane difensore in prestito dalla Huijsen (in campo nella ripresa). [...]



A. SORRENTINO - IL MESSAGGERO

A tre giorni dal derby di coppa, la Lazio invia segnali di risveglio, di spirito di squadra ritrovato. La Roma è sempre più indomita e sempre più in emergenza, la rosa sparita. Ci aspetta un Lazio-Roma di puro fuoco. Intanto i giallorossi vivono una fase delicata, alle soglie di una scelta fondamentale, più ancora dell'allenatore. Quella del sostituto di Tiago Pinto, che è franato di fronte alle difficoltà del compito di fare mercato con scarse risorse. [...] Dopo l'errore su Pinto, che si può concedere a un presidente agli esordi, è adesso che si parrà la nobilitate di Dan Friedkin: nella scelta degli uomini di fiducia si legge la bravura di un condottiero, o il livello delle sue ambizioni. Suggerimento: prendere il migliore. E in un club in cui la catena di comando, fino all'allenatore, è tutta straniera (caso unico in A), opteremmo per il miglior dirigente italiano che ci sia. Ossia Beppe Marotta, ora ad dell' ma da giugno chissà, visto l'incerto destino della presidenza cinese. [...] L'auspicio è che sia almeno entrato nei casting del club: serve un dirigente di sicuro rendimento (e dagli ampi compiti), non un'avventura, per avviare la seconda fase del progetto. [...]