C'era una volta capitan Pellegrini, ora i romanisti si schierino con lui
C'era una volta un Capitano. Romano e romanista come Di Bartolomei, Giannini, Totti, De Rossi. Dopo il flop Florenzi, la storia sembrava destinata a rigenerarsi con la promozione di Lorenzo Pellegrini, maglia numero sette resa poesia da Francesco De Gregori, tutta la trafila nelle giovanili, il prestito al Sassuolo per vedere l'effetto che fa, la Nazionale, il ritorno a casa, le conferme in campo. [...] Non è più così. Da tempo. Ultimo episodio giovedì sera, l'inutile partita contro gli sceriffi della Transnistria. Il Capitano in panchina per tutti i novanta minuti, magari per carità per preservarlo in vista della sfida con il Bologna.
Ma resta il fatto che ha visto da seduto l'esordio di Pisilli e Mannini, altri due nomi che si aggiungono alla lista aperta dei possibili eredi. [...] Chi scrive ha l'abitudine di schierarsi. E allora dico, nella consapevolezza di dover incassare insulti variegati, io sto con Pellegrini. Intanto perché è il capitano della Roma. Ma soprattutto perché sono convinto che il giocatore che abbiamo visto e applaudito nella prima stagione mourinhana da qualche parte c'è ancora, con la sua qualità, con i suoi gol, con la capacità di essere leader, con il pregio di metterci sempre la faccia come fa un Capitano. [...]
(la Repubblica - P. Torri)