La penna degli Altri 04/06/2023 - 09:34

I Friedkin a Trigoria: "Siamo orgogliosi di voi"

We are proud of you, guys. «Siamo orgogliosi di voi, ragazzi». Applausi. Trigoria, per il secondo giorno consecutivo Dan e Ryan Friedkin varcano il cancello principale del centro sportivo della Roma e riuniscono nella palestra la squadra. Con Mourinho, sì. Un breve discorso. E il ringraziamento. Come ha spiegato Lorenzo Pellegrini in un videomessaggio, la Roma è una famiglia e non smette di esserlo. Proprietà compresa.

Questo di per sé non significa un ritrovato allineamento tra le prospettive della proprietà e le ambizioni dell'allenatore. I Friedkin e Mourinho dovranno anzi parlarsi ancora, dopo il primo breve colloquio avvenuto venerdì, per discutere di programmi e impostare la prossima stagione. Ma quel gelo che si avvertiva a Budapest, quella distanza tra posizioni apparentemente inconciliabili, sembra superabile attraverso il dialogo. I Friedkin non vogliono esonerare Mourinho con un anno d'anticipo, anche se dovranno affrontare altri sacrifici a causa della mancata partecipazione alla . E Mourinho, come ha urlato alla squadra subito dopo i rigori fatali, vuole restare dentro a un ambiente che gli ha restituito amore incondizionato. Si tratta solo di intendersi sulla composizione dell'organigramma, e sull'aggiunta di un dirigente che possa rappresentare all'esterno la posizione politica del club, e sui rinforzi di mercato.

Stasera, a causa della rimediata a Firenze, Mourinho non potrà andare in panchina. Ma sarà all'Olimpico - qualcuno sostiene possa sedersi in tribuna proprio accanto ai Friedkin.

Una vittoria con lo Spezia certificherebbe la qualificazione all'Euroleague tra le primissime teste di serie. Non a caso Pellegrini ha detto a Mourinho di voler giocare nonostante un dolore alla caviglia che lo tormenta da un paio di settimane. Per esserci si inietterà un antidolorifico. E anche Dybala è pronto a dare una mano. Vedremo se dall'inizio o a partita in corso ma ieri si è allenato benino.

Subire il sorpasso della e ripartire dalla Conference, al netto di eventuali squalifiche Uefa per i rivali, sarebbe un declassamento insopportabile dopo i sogni di grandezza prolungati fino a Budapest. La speranza piuttosto è poterci riprovare fino alla finale di Dublino 2024. Con Mourinho.

(Corsport)