Una Joya senza fine
Una cosa è certa: questo inizio di stagione per Paulo Dybala è fra le migliori della sua carriera. Un avvio santificato da tre reti, due assist e, soprattutto, da 7 partenze nella formazione titolare. Non sappiamo se questo sia il carburante che occorre per volare, ma di sicuro l’argentino era partito per la trasferta toscana con una certezza: tre vittorie per arrivare alla sosta in modo sereno. La prima è arrivata, griffata proprio da Dybala – gol, assist e di gran lunga il migliore incampo–, la seconda dovrebbe arrivare domani contro l’Hjk Helsinki, perprepararsi nel modo migliore al big match di domenica contro l’Atalanta. Inutile nasconderlo, dopo la straordinaria accoglienza che i tifosi della Roma gli hanno tributato, Paulo vorrebbe ripagarli con un trofeo. La mentalità vincente è quella che la Joya ha interiorizzato negli anni alla Juventus. Facile dire adesso, vedendo le difficoltà bianconere, che lasciarlo andare via da svincolato forse non è stata una idea geniale, ma il parere che conta è quello dei calciatori. E a Torino sono tanti i colleghi e gli amici – da Danilo a Cuadrado, per arrivare ai baby in ascesa come Miretti e Fagioli – sono ancora in contatto con Paulo e soffrono di nostalgia. Durante la sosta Paulo partirà per gli Stati Uniti per le due partite in nazionale che si disputeranno a Miami e New York. E ovviamente i gol che sta segnando in giallorosso sono già rimbalzati in Sudamerica, facendo lievitare il suo appeal. Insomma, più o meno tutti felici.
(gasport)