Friedkin, doppio regalo: prima il delisting poi l'arrivo di Wijnaldum
LEGGO (F. BALZANI) - Prima l'uscita dalla Borsa, poi Georginio Wijnaldum. Nella notte dei 95 anni del club (celebrati con una maestosa coreografia degli ultras) cresce il livello di sudorazione in una capitale bollente. E non solo per l'anomalo caldo di questi giorni. Oggi, infatti, a meno di clamorose sorprese la Roma uscirà dalla Borsa dopo 22 anni. Ed è una svolta storica anche per le ambizioni del club. Dopo i 2 milioni di adesioni di ieri manca solo lo 0,4089% per raggiungere quota 95% dell'Opa e brindare al delisting. Sarebbe il secondo cin-cin settimanale dopo l'arrivo di Dybala.
La Joya esordirà domani col Nizza e ieri è rimasto a bocca aperta quando ha visto il murale di 7 metri a lui dedicato a Rione Monti. La Roma tornerà sabato notte dal ritiro portoghese ma a Fiumicino nei giorni seguenti potrebbe sbucare pure la faccia sorridente di Wijnaldum. La trattativa col Psg ha subito un'accelerata e potrebbe vivere nel week-end le ore decisive. L'olandese ha detto sì alla Roma e sarebbe entusiasta di lavorare con Mourinho. Anche il club francese (che ha offerto invano pure Icardi e Diallo) ha fretta di snellire la rosa e si è detto disponibile a pagare metà dell'ingaggio di Wijnaldum da 9 milioni. Resta da definire la formula, ma si va verso il prestito con diritto di riscatto fissato a 16 milioni per il 31enne capitano della nazionale Orange. Si tratterebbe di un acquisto enorme per il centrocampo romanista, ma potrebbe non essere l'unico.
Una volta ceduti Villar, Diawara e Veretout, infatti, si riaprirebbe la pista Frattesi con il Sassuolo che ieri ha ricevuto un timido sondaggio dal Milan. Poche chance pure per il Tottenham che torna su Zaniolo. Esce dal mercato Darboe che ha subito la lesione del crociato destro e sarà ai box per 6 mesi. In difesa riavvicinamento per Senesi.