La penna degli Altri 28/03/2020 - 20:48

Rizzitelli racconta l'esordio di Totti: "Forte e di personalità, io lo ricordo nelle partitelle del giovedì...". Tempestilli: "Uno come lui nemmeno tra mille anni"

GIANLUCADIMARZIO.COM (S. RENZI) - 27 anni fa oggi, il 28 marzo 1993, l'esordio di Francesco Totti in Serie A in Brescia-Roma, primo capitolo della lunga storia d'amore con i colori giallorossi chiusa il 28 maggio 2017 con l'addio al calcio. Proprio Ruggiero Rizzitelli, di cui quel giorno prese il posto in campo, ha ricordato l'ex 10 giallorosso al portale sportivo: "Io però Francesco non me lo ricordo in quella partita, ma in tutte le partitelle del giovedì che faceva con noi. Non era l’unico a salire ogni tanto dal settore giovanile, ma di sicuro aveva qualcosa in più degli altri. Ma se uno correva troppo gli entravano durissimo. Francesco invece dopo aver preso le botte faceva tunnel, dribbling e giocate. ‘Ma guarda questo, non ha paura di niente’, ci dicevamo. Oltre a essere forte aveva tanta personalità, che è stata la sua forza. Sapevamo di vedere qualcuno di speciale, cresceva sempre di più. E per farlo in un ambiente difficile come Roma servono carattere e cattiveria. Francesco poi non si è mai montato la testa. E a quell’età bastava un attimo…".

A Rizzitelli si aggiunge anche Tonino Tempestilli, ex giocatore e dirigente della Roma: "Ricordo che a fine partita Francesco era felicissimo. Lui era nelle giovanili da 4 anni e tra di noi se ne parlava da un po’. Si vedeva che sarebbe esploso, giocava sempre sott’età e aveva una tecnica fuori dal normale. Mazzone è stato bravo a tutelarlo e a proteggerlo, essendo giovane non era facile. Boskov lo ha lanciato, lui lo ha consacrato. Dopo il ritiro io l’ho seguito da vicino a Trigoria, osservando tutta la sua crescita. per la Roma è stato tutto. Un giocatore forte come lui, cresciuto nel vivaio, credo che non si troverà nemmeno tra migliaia di anni".

"Francesco è ancora oggi il gagliardetto della Roma", sottolinea Rizzitelli. "Non puoi dire Roma senza dire , sono concetti che vanno in simbiosi. Ha dedicato la sua vita alla Roma, ha mollato tutto per la Roma, ha rinunciato a ogni cosa pur di rimanere lì. non fa parte della storia della Roma, è la Roma".

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