La penna degli Altri 17/02/2020 - 22:13

Fair play: ora l’Uefa mette nel mirino le plusvalenze fittizie. Problemi per le italiane?

Dopo le sponsorizzazioni gonfiate, che hanno portato alla squalifica del Manchester City, ora l'Uefa ha messo nel mirino le plusvalenze, specie quelle fittizie cioè non in linea con i valori di mercato. I giocatori sono allo stesso tempo forza lavoro e asset patrimoniale e la loro cessione, quando crea una plusvalenza, cioè viene realizzata a un prezzo superiore al costo residuo (il prezzo d’acquisto, detratti gli ammortamenti), fa emergere entrate contabili preziose, a volte fondamentali, per rientrare nei parametri del fair play.

Negli ultimi anni, però, il ricorso alle plusvalenze è diventato un fenomeno patologico. Ecco perché il Club Licensing Committee dell'Uefa, commissione presieduta dal vicepresidente Michele Uva, ha già iniziato a studiare il sistema delle plusvalenze e presto valuterà una serie di meccanismi correttivi da varare nel prossimo autunno. E la crescita dei volumi del trading si è riscontrata in tutta Europa. Anche in Italia si sta assistendo a un ricorso eccessivo alle plusvalenze. Tra i grandi club i maggiori incassi degli ultimi anni sono stati realizzati da Roma e Juventus. Nel 2018-19 i giallorossi hanno registrato 130 milioni di plusvalenze con le cessioni di Alisson, Manolas, Pellegrini e Strootman.

(gazzetta.it)

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