La penna degli Altri 20/11/2019 - 12:58

Zaniolo, a 20 anni già doppietta in azzurro: nessuno come lui

LEGGO (F. BALZANI) - Oro di Roma, ma pure d'azzurro. Nicolò Zaniolo ha conquistato tutti dopo la doppietta da record contro l'Armenia al debutto dal 1' con la maglia dell'Italia. Il tutto a soli 20 anni e 139 giorni, a 14 mesi dall'esordio da professionista che guarda caso è arrivato contro il più grande club al mondo (il Real Madrid).

Nessun romanista aveva mai osato tanto. Più di De Rossi e Cassano, e più di Totti. Il paragone (per ora esagerato) ricorre sempre più spesso soprattutto dopo l'esultanza a braccia spalancate che ricorda quella dell'ex numero dieci. Quasi vent'anni dopo il primo gol azzurro di Francesco è arrivata la doppietta di Nicolò. E in Nazionale una doppietta così giovane non si vedeva dal 1964 quando Rivera segnò due gol alla Turchia. A 19 anni e 106 giorni. Roba da predestinati. Zaniolo vede ora lievitare il cartellino a 80 milioni. Un tesoro che i tifosi sperano di godere per anni e anni nonostante la politica aziendale della Roma imponga di ottenere il massimo dal minimo. Inteso in senso economico visto che una eventuale cessione permetterebbe di ottenere una plusvalenza quasi totale. Dopo i rimpianti Salah, Alisson e Marquinhos, però, sarebbe il caso se non altro di ragionarci su. Intanto se lo gode Fonseca che oggi lo riavrà a Trigoria e che sta pensando per lui anche a una ulteriore trasformazione tattica. Zaniolo ha dimostrato in un anno di sapersi adattare al ruolo di esterno d'attacco quanto a quello della mezz'ala.

Ma le sue doti balistiche e di inserimento potrebbero servire anche nella posizione di punta centrale che è poi la soluzione tattica studiata da Sarri quando pensava di poter allenare la Roma. La Zaniolo mania ha contagiato ovviamente pure il ct Mancini, il primo a credere veramente nelle potenzialità di Nicolò tanto da convocarlo quando ancora non aveva esordito in A. Il Mancio se lo porterà all'Europeo mentre mamma Francesca vede per il figlio un futuro ancora più radioso: «Spero vinca il Pallone d'Oro». Vola più basso Ranieri : «È una forza della natura. Bisogna stare calmi perché deve crescere, meglio che lo faccia senza troppi riflettori. Non è l'erede di Totti. È un'ottimo giocatore che può diventare un campione se ascolta i consigli dei suoi allenatori». Un messaggio chiaro che dovrebbe ascoltare anche Kean che con Zaniolo condivide la precocità in azzurro (primo gol a 19 anni e 23 giorni). L'amico ed ex compagno di nazionale potrebbe raggiungere Nicolò a Roma e formare una delle coppie di Golden Boys più forti d'Europa. Social permettendo.