ÜNDER: "Voglio diventare una leggenda come Totti. Venire a Roma è stata una delle migliori decisioni per la mia carriera"
TRT SPOR - Alla vigilia dell'ultima giornata di campionato il talento turco della Roma, Cengiz Ünder, ha fatto un bilancio della sua stagione e dei sogni futuri in un'intervista dei giorni scorsi ai microfoni dell'emittente radiofonica turca. Queste le sue parole:
Sulla stagione.
"E 'stata una stagione di grande successo per me. Mi sono trasferito qui dal Başakşehir. Venire qui è stata una delle migliori decisioni che potessi prendere. Sono molto felice qui. La prima parte di stagione non è andata bene, ma dopo le vacanze sono tornato completamente diverso, ho cercato di fare il mio meglio. Ho fatto 8 gol e 2 assist, sono molto felice per questo. E penso di poter fare anche meglio il prossimo anno".
Prima di te alla Roma c'era un altro giovane giocatore turco, Salih Uçan. Sia i media che i tifosi sono rimasti sorpresi dal tuo trasferimento ed hanno cambiato opinione su di te. Che ne pensi?
"Ogni giocatore ha qualità diverse. C'erano ottimi giocatori qui quando c'era Salih. Da questo punto di vista, il suo lavoro è stato un po' più difficile. Come ho detto, anche se le mie prestazioni della prima parte di stagione non sono state molto buone, voglio lavorare di più e renderli più felici. Prometto loro che farò il meglio".
Cosa pensi del rapporto in campo con i tuoi compagni di squadra?
"Nella seconda parte di stagione il dialogo in campo è migliorato ed ho iniziato a segnare e a servire assist. Mi intendo con tutti in campo, soprattutto con Dzeko, sappiamo capirci a vicenda anche guardandoci. Anche per questo ho potuto segnare 8 gol".
Qual è stato il momento più difficile del tuo arrivo a Roma?
"Ovviamente la difficoltà che ho avuto dal primo giorno era la lingua e questo si è visto anche in campo".
Si parlava di un trasferimento in Inghilterra, ma oggi giochi per la Roma, uno dei club più importanti in Italia. Come lo descriveresti?
"Come ho detto all'inizio, ho fatto una delle scelte migliori della mia carriera venendo qui. Perché è uno dei più grandi club in Italia. Sono davvero felice perché suono qui. Quando gioco ogni partita davanti questi tifosi, sono emozionato quando urlano il mio nome dopo aver segnato gol. È davvero un piacere migliorarmi partita dopo partita e segnare più gol per loro. Sono anche molto felice di giocare qui. Di Francesco mi sta aiutando molto, ha molta fiducia in me. All'inizio ho attraversato un periodo difficile durante gli allenamenti tattici, ma poi ho giocato per tre partite consecutive e ho iniziato a segnare. Così anche la fiducia in me è arrivata e ho segnato più gol. Posso dire che i due fattori importanti per la mia crescita sono stati il tecnico e i miei compagni di squadra".
Sei arrivato da un club importante come il Başakşehir, come paragoni la Serie A al campionato turco?
"Penso che entrambi siano due campionati molto difficili. Il mio unico pensiero ora è qui".
Sei stato paragonato al leggenda del club giallorosso, Totti. Vorresti rimanere qui a lungo? Qual è il tuo obiettivo per il futuro?
"Prima di venire a Roma ho visto l'addio di Totti 10 volte. Quando lo vedo ancora qui, sorrido e mi emoziono. Voglio essere come lui. Spero di poter diventare una grande leggenda come lui".
In Italia c'è anche Çalhanoğlu nel Milan. Siete rivali in campo, ma fuori?
"Parlo spesso con lui in Nazionale. Anche lui ha avuto difficoltà all'inizio, ma ora entrambi apprezziamo il campionato italiano. Ci piace giocare qui e anche la nostra vita fuori va molto bene. Spero che giocheremo qui per molti anni".
Hai detto che la squadra ti ha supportato molto. Ma, oltre a Di Francesco, chi ti ha aiutato di più?
"Non penso che fare un nome sia giusto. Ma molti giocatori mi hanno davvero aiutato sia in allenamento sia in campo. Anche il soprannome "Cengo" mi ha permesso di diventare uno di loro. Anche dal punto di vista tattico mi aiutano tanto e li ringrazio".
È passato un po' di tempo da quando vivi qui, ma quali sono le tue cose preferite e più interessanti in Italia? Cucina, moda, cultura?
"La cucina! Già in Turchia la cucina italiana è molto rinomata. Qui le persone sono molto calorose, quando ti vedono ti salutano sempre e questo mi rende molto felice. E poi Roma è una delle tre più belle città in Europa, mi piace passeggiare nelle sue strade".
Hai la possibilità di seguire il campionato in Turchia?
"Sì, lo seguo sempre".
Si conclude la prima stagione, qual è il momento che non dimenticherai mai?
"Penso che uno dei momenti più importanti sia stata la partita contro il Barcellona. Non dimenticherò quella partita per il resto della mia vita. Sono rimasto molto sorpreso. Credevamo di potercela fare e ce l'abbiamo fatta. Inoltre, ho giocato anche bene. Come go detto, per noi è stato importante sia contro il Barcellona sia contro il Liverpool".
L'USSI ti premierà per la tua stagione, con te ci saranno anche l'allenatore Di Francesco e il direttore sportivo Monchi. Come ti senti a ricevere questo premio dopo un solo anno in Italia?
"È un onore per me essere premiato al mio primo anno. Ho 15-16 anni di carriere davanti a me e spero di vincere altri premi in tutte le mie stagioni. Sono anche molto felice di aver vinto questo premio nella mia prima stagione in Italia, spero di riceverne molti altri in futuro".