Altre 13/03/2025 - 07:49

La festa di Bruno Conti. Baseball, pallone e padel: la vita semplice di una star

LEGGO (E. BIANCHI) - "Proprio qui abitava Bruno Conti. Quando ha vinto i Mondiali, la casa fu presa d’assalto", racconta Jessica di Nettuno mentre ci indica una casa bianca alta due piani. Oggi c'è appeso il cartello "vendesi". A pochi metri dall’abitazione un campetto da baseball, disciplina per cui il campione rischiava di volare a Santa Monica. "E menomale che il papà glielo ha impedito, altrimenti non avremmo mai avuto Marazico", ironizza un altro residente al ricordo di quel ragazzo che si è sempre diviso tra calcio e baseball. Perché per Nettuno Bruno Conti non è il semplice numero 7 della Roma e il campione della nazionale, ma "un uomo umile, che non si è mai tirato indietro per la sua città". E oggi, che compie 70 anni, "non è cambiato di una virgola".

Il campione è nato nella cittadina romana nel 1955 e ha mosso i primi passi nell'Anzio Calcio. Il resto è storia. Ma prima c’era il baseball, che praticava d’estate. "Me lo ricordo ancora a 14 anni - ha raccontato Enzo Lauri - era lanciatore sinistro. Prima di allenarsi, andava al campetto da calcio accanto e si faceva due giri palleggiando". Ma non solo. "Quando era in pausa durante gli allenamenti si divertiva facendo palleggiare la palla da baseball sulle ginocchia - ha raccontato Fabio - è sempre stato molto legato alla famiglia. Ha continuato ad andare dallo stesso parrucchiere sotto casa sua, si fidava solo di lui".

Poi il Mondiale dell’82. Al ritorno Bruno è stato accolto da Nettuno come un imperatore: "C’erano tantissime persone tra le strade, gli striscioni con scritto “Che si forte Bru’” - ha continuato Fabio - lui rimase così sorpreso che non trattenne le lacrime". Conti non si è mai sottratto a una chiacchierata con i cittadini e non ha mai negato un’intervista. "Una volta stavo tornando dal lavoro insieme a mio fratello e vedemmo la casa circondata dai giornalisti, con lui che provava a parlare con tutti - ha ricordato Enzo - noi ci siamo avvicinati e lo abbiamo alzato dalle spalle per portarlo via". E oggi Bruno Conti continua a stare qui, partecipa a eventi scolastici e chiunque voglia scambiarci due chiacchiere lo potrà trovare al Bruno Conti Sport City, ovviamente in campo, questa volta di padel.