Lucchesi: "Mourinho lascerà il segno in ogni caso. La conflittualità a lungo non paga"
CENTRO SUONO SPORT - All'emittente radiofonica ha parlato Fabrizio Lucchesi, ex direttore generale della Roma ai tempi dello scudetto Sensi. Queste alcune delle sue dichiarazioni:
Come valuta le parole di Tiago Pinto nei confronti di Mourinho?
"Era ora, se i vertici della Roma pensano che Mourinho stia sbagliando, allora glielo devono dire. Se pensano invece che stia facendo bene, lo devono supportare. Questa conflittualità alla lunga non paga, il mondo non finisce alla fine dei 90’, i rapporti sono fondamentali e fare la guerra sempre contro tutto e tutti non conviene. Mourinho ha questo modo di tenere vivo l’ambiente con motivazioni, però lui e il suo staff hanno preso in totale circa 26 giornate di squalifica, è troppo. Se c’è la volontà di protestare, la deve condividere con i dirigenti societari. Per me conta di più protestare nei modi e nei luoghi giusti, non mi piace la platealità. Non è una critica a Mourinho, però se tutti iniziano a fare così che succede? Si accumulano solo recidive su recidive, si crea un circolo vizioso in cui pagherà solo la Roma".
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Un giudizio su Mourinho e la sua avventura a Roma?
"Comunque rimarrà nella storia della Roma, ha lasciato il segno riuscendo a mantenere un profilo alto di rosa nonostante le difficoltà, ha compensato in parte le difficoltà di rosa e di mercato. È stata una grandissima operazione, però Mourinho può permettersi squadre ancora più forti che gli permetteranno di vincere i campionati. L’operazione, comunque, resta straordinaria, fatta dal mattino alla sera, hanno riportato un entusiasmo simile a quello dell’anno dello scudetto".
Lei terrebbe Mourinho?
"Il problema non è Mourinho, ma è la squadra che devi dare a Mourinho. Un’azienda non può permettersi di perdere 220 milioni di euro come ha fatto la Roma l’anno scorso, i Friedkin hanno dimezzato le perdite ma anche l’anno prossimo dovranno contenere i costi vendendo i giocatori e fare cassa, provando a risparmiare sugli ingaggi".