Altre 19/05/2020 - 03:12

Castan: "Ho sempre la Roma nel cuore. De Rossi leader vero"

TRS - Ai microfoni dell'emittente radiofonica è intervenuto l'ex difensore giallorosso Leandro che ha ripercorso la sua esperienza alla Roma:

Qual è la situazione in Brasile?
"Io e la mia famiglia stiamo bene, ma la nostra nazione sta soffrendo, siamo nel momento più difficile, quella del picco. Stiamo pregando perché tutto si risolva in tempi rapidi".

Il vostro movimento calcistico come sta reagendo?
"Oggi il Gremio e il Flamengo sono tornati ad allenarsi, ma qui c'è un calendario diverso rispetto all'Europa. La nostra squadra, fino a quando non si risolverà la situazione, se non c'è un miglioramento, non tornerà in campo. Io sto lavorando a casa da solo, è l'unica cosa che posso fare".

Qual è il vostro sentimento da calciatori?
"Io posso parlare per me: non ho paura di tornare a giocare, sono preoccupato solo di contagiarmi e portarlo dentro casa. In Brasile, inoltre, i club non hanno le strutture delle società in Italia ad esempio".

Che idea ti sei fatto sulla Roma?
"Seguo sempre la Roma, porto questa squadra e questi colori nel cuore. Ho un affetto molto grande per i tifosi romanisti, mi sono stati vicino in un momento per me molto delicato". 

Ti senti ancora con ? Hai ritrovato un centrale come lui al tuo fianco?
"Con Mehdi mi sono trovato alla grande, ci somigliavamo molto e ci completavamo. Ci dicevano che non potevamo giocare insieme, che eravamo lenti, ma insieme ci siamo riscattati. E' un peccato, perché se avessimo giocato in coppia anche le stagione successiva, avremmo sicuramente fatto meglio".

C'è il rammarico per non aver vinto in quella stagione?
"E' un rammarico enorme, ci siamo arrivati vicino. L'anno prima ricordiamo come abbiamo finito la stagione, ci siamo a lavorare, abbiamo superato i nostri limiti, ma davanti a noi c'era la che ha fatto 102 punti".

La vittoria di Udine?
"Fu una partita complicatissima, ma noi sapevamo che al momento giusto andavamo a vincere le partite, sapevamo quando colpire. Lo slogan della società 'Nessuno ha più fame di noi' rispecchiava la nostra voglia di vincere e battere gli avversari".

La personalità più spiccata dentro quello spogliatoio chi era?
"Eravamo una squadra di uomini, da , , , , ma se proprio devo fare un nome faccio quello di , era un leader vero, anche per la sua posizione in campo".

Cosa successe dentro gli spogliatoi di Verona tra e ?
"(ride, ndr) Niente, niente, sono ragazzi tranquilli, con un carattere forte".

Cosa pensi del Var?
"Inizialmente a me hanno fischiato contro 4 rigori, quindi è stato difficile capire questo strumento. Sinceramente mi piaceva più il calcio di una volta, senza Var".

Come sta l'attuale ?
"Io adesso sto bene, mi sento di essere tornato ai miei livelli. Dopo quello che mi è capitato, ho deciso di vivere la mia vita giorno dopo giorno".